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La Santa Giovanna di Brecht va in scena con le musiche dei Laibach
Laura Bevione, “Artribune”, 25 aprile 2024
https://www.artribune.com/arti-performative/teatro-danza/2024/04/erosanteros-intervista-compagnia-teatrale/

Com’è avvenuto il vostro incontro con Brecht?
Agata Tomšič: Il nostro incontro con Brecht risale a parecchio tempo fa: nel 2014 abbiamo debuttato con una lettura-concerto tratta da un suo saggio politico-letterario, Cinque difficoltà per chi scrive la verità, che è stato un momento molto importante del nostro percorso artistico perché ha segnato l’inizio di una nuova modalità di ricerca sulla voce. A distanza di dieci anni abbiamo voluto riprendere anche questo lavoro più piccolo con cui debutterò a Polis l’8 maggio ma in una nuova forma, affiancata dalle immagini di realtà del fotografo e attivista Michele Lapini.

E perché proprio il Santa Giovanna dei Macelli?
Tornando a Santa Giovanna, abbiamo iniziato a ragionarci con Davide già nel 2017: allora avevamo debuttato con una produzione di ERT intitolata Allarmi sul tema del neofascismo che ci aveva fatto venir voglia di lavorare su un classico del Novecento e abbiamo subito pensato a Brecht e a questo testo. È stato un percorso lungo: Santa Giovanna è scritto per un cast potenzialmente di cento attori e dunque complesso anche dal punto di vista produttivo, soprattutto per una compagnia che, come la nostra, proviene dall’ambito di quello che una volta si chiamava teatro di ricerca. Abbiamo provato per un po’ fino a che, quando Valter Malosti è diventato direttore di ERT, l’abbiamo incontrato e lui ha accettato di affiancarci in questa ambiziosa follia e ci ha spinti a farne un progetto internazionale, anche per sperimentare il multilinguismo in scena. Grazie anche al Slovensko Mladinsko Gledališče di Lubiana e al Théâtre National du Luxemburg il progetto ha iniziato a prendere forma. 

[…]

Lo spettacolo, dopo il debutto a Bologna, è in cartellone anche nel vostro festival Polis: quale sarà il focus dell’edizione di quest’anno?
Davide Sacco: Lo spettacolo è il prologo di Polis Teatro Festival che si svilupperà poi dal 7 al 12 maggio e avrà un focus sull’area di lingua tedesca – German Focus. Polis, infatti, è un festival di teatro contemporaneo internazionale, dedicato ogni anno a una particolare area geografica. Per noi German Focus vuol dire artisti, produzioni, compagnie provenienti dall’area geografica di lingua tedesca ma anche realtà che portano spettacoli tematicamente legati a quest’area. Fra i tanti spettacoli, avremo la prima nazionale di Posseduto del collettivo She She Pop, in cui protagonisti saranno gli spettatori; poi i Rimini Protokoll con una performance che si dispiegherà all’interno di un parco pubblico; l’artista svizzero Mats Staub con un lavoro a metà tra performance e installazione video. Ci saranno poi, Autodiffamazione del gruppo italo-tedesco Barletti-Waas, ma anche i più giovani Le Cerbottane con il loro 1989 che parlerà della caduta del muro di Berlino.”

Il 22 aprile alle ore 12, presso le Artificerie Almagià si è tenuta la conferenza stampa della settima edizione di POLIS Teatro Festival.


Lunedì 8 aprile apre la biglietteria di POLIS Teatro Festival 2024!

Per lo spettacolo Santa Giovanna dei Macelli in programma il 24 aprile
TEATRO ALIGHIERI
via Mariani 2, Ravenna
tel. +39 0544 249244 / tickets@teatroalighieri.org
aperta dal lunedì al sabato 10-13, giovedì anche 16-18
oppure online su www.teatroalighieri.org/events/santa-giovanna-dei-macelli
IAT Ravenna, Piazza San Francesco 7, tel. 0544 482838
IAT Teodorico, via delle Industrie 14, tel. 0544 451539
IAT Cervia, via Evangelisti 4, tel. 0544 974400
(maggiorazione di prevendita 10%)

Per gli spettacoli dal 7 al 12 maggio
TEATRO RASI
via di Roma 39, Ravenna
aperta il giovedì pomeriggio dalle 16 alle 18 (giovedì 11 aprile, 18 aprile e 2 maggio)
a partire da un’ora prima di ogni spettacolo nel luogo di spettacolo
online su https://www.vivaticket.com/it/tour/polis-teatro-festival-2024/2996 e presso i punti vendita Vivaticket (commissione 10%)

A causa della minore capienza della Performance itinerante, delle Artificerie Almagià, e del Ridotto del Teatro Rasi, si consiglia l’acquisto in prevendita

Torna POLIS Teatro Festival che nel 2024 giunge alla sua settima edizione mettendo al centro un German Focus!

Dove? A Ravenna.

Quando? Dal 7 al 12 maggio con un prologo straordinario il 24 aprile.

Con Rimini Protokoll, Mats Staub, She She Pop, ErosAntEros, Barletti/Waas, Le_cerbottane, Caterina Marino e tanto altro!

Il programma è già online.

Grazie ad Alessandro Tedde e ad Antropotopia per il video!

Dal 1 febbraio prende il via il Concorso Art Bonus 2024, a cui partecipa anche POLIS Teatro Festival, in particolare con l’edizione 2022, che ha aperto le porte al nuovo formato internazionale del festival.

Per votare, basta recarsi sul portale: https://artbonus.gov.it/concorso/2024/

C’è tempo fino al 1 marzo.

Il Concorso Art Bonus è organizzato dal Ministero della culturaALES Spa e Promo PA Fondazione – LuBeC allo scopo di promuovere una sempre più diffusa conoscenza dell’Art Bonus (legge n. 106/2014), la misura fiscale introdotta per incentivare le donazioni a favore della cultura attraverso un beneficio fiscale del 65%. Ideato nel 2016, ha l’obiettivo di premiare l’impegno di quanti, beneficiari e mecenati, rendono possibile attraverso l’Art Bonus il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale del nostro Paese.

Ogni anno sul portale governativo Art Bonus vengono selezionati i progetti che nell’ultimo anno hanno chiuso con successo una loro raccolta fondi Art Bonus, e questi progetti vengono inseriti nella pagina del sito dedicata al concorso dove avvengono le votazioni nella prima fase, cui segue una finale che si tiene solo sui canali social di Art Bonus.

Dal lancio del concorso e fino al termine delle votazioni, chiunque può accedere alla piattaforma del concorso ed esprimere il proprio voto a favore di uno o più progetti in vetrina. 
Un modo per condividere e dare popolarità ai tanti diversi progetti che si stanno realizzando in tutta Italia grazie all’Art Bonus, sempre più sentito proprio dai cittadini non solo come un bonus fiscale ma anche come un’opportunità per esprimere riconoscenza verso le istituzioni del proprio territorio e condividere i valori della cultura.

Dal 1 febbraio è possibile acquistare i biglietti per la data del 24 aprile 2024 di Santa Giovanna dei Macelli al Teatro Alighieri di Ravenna. 

La data, in collaborazione con La Stagione dei Teatri, è il prologo straordinario della 7a edizione di POLIS Teatro Festival ed è l’unica imperdibile data ravennate, dopo il debutto dal 18 al 21 aprile al Teatro Arena del Sole di Bologna.

INFORMAZIONI DI BIGLIETTERIA:
Teatro Alighieri
via Mariani 2, Ravenna
tel. +39 0544 249244 / tickets@teatroalighieri.org
aperta dal lunedì al sabato 10-13, giovedì anche 16-18
oppure online su www.teatroalighieri.org/events/santa-giovanna-dei-macelli 
(maggiorazione di prevendita 10%)

BIGLIETTI:
Sostenitore 25€ | Intero 20€ | Under30 5€

POLIS Teatro Festival torna dal 7 al 12 maggio 2024 nei principali luoghi culturali di Ravenna (Teatro Rasi, Artificerie Almagià, Teatro Socjale), con un prologo straordinario il 24 aprile 2024 al Teatro Alighieri in collaborazione con La Stagione dei Teatri. 

Al centro del festival un German Focus con ospiti internazionali, artisti emergenti, incontri e progetti partecipativi.

Il programma verrà reso noto a marzo 2024.

SAVE THE DATE!

Come si fa a Ravenna
Magda Piekarska, “Teatralny”, 17 gennaio 2024
https://teatralny.pl/rozmowy/jak-to-sie-robi-w-rawennie,3857.html

Magda Piekarska: POLIS, ovvero città-stato, o meglio comunità sociale. È questa l’idea del vostro festival, volete costruire una comunità intorno al teatro?

Agata Tomšič: Il nostro festival esiste dal 2018, lo abbiamo chiamato POLIS perché uno dei nostri obiettivi era coinvolgere la comunità locale. Cerchiamo di farlo attraverso lo sviluppo del pubblico e una partecipazione che lo coinvolga non tanto nel processo creativo, quanto nella fruizione consapevole. Offriamo ai nostri spettatori spettacoli che riflettono il loro presente, ma che offrono anche la possibilità di cambiarlo, semplicemente usando l’immaginazione come strumento. Questo è ciò che cerchiamo di fare come artisti: usiamo il teatro come specchio della realtà, usiamo l’immaginazione per creare visioni di un mondo diverso e migliore. Lo facciamo attraverso il linguaggio del teatro contemporaneo. Le produzioni che presentiamo al nostro festival hanno combinato queste qualità con la ricerca formale fin dall’inizio. All’inizio si trattava di produzioni italiane, ma nel 2022 abbiamo aperto il programma alla scena teatrale contemporanea europea, facendo passare il festival a un formato internazionale.

[…]

ErosAntEros – POLIS Teatro Festival rinnova la partecipazione alla rete nazionale di teatri, festival e istituzioni di In-Box, che seleziona e promuove alcune delle esperienze produttive più interessanti della scena emergente italiana, sostenendo la crescita di una domanda e un’offerta teatrali ampie e qualificate attorno al teatro emergente e ai linguaggi del contemporaneo, favorendo il ricambio generazionale.

Ma quest’anno c’è una novità: il progetto In-Box cambia assetto e distende la sua azione sull’arco di 24 mesi. Il bando In-Box e il bando In-Box Verde usciranno ad anni alterni, canalizzando l’attenzione sul teatro di prosa e le sue contaminazioni (In-Box) e sul teatro ragazzi (In-Box Verde) in maniera più intensa e specifica su ciascuno dei due bandi.

Il bando In-Box 2024 è online ed è possibile partecipare entro e non oltre le ore 12.00 del 23 novembre 2023.
Il bando mette in palio 91 repliche per 8 spettacoli finalisti. E tra queste anche una data a POLIS Teatro Festival 2025!

Tutte le info su: https://www.inboxproject.it/

Torna il progetto Visionar* di Ravenna!
Dopo il successo delle precedenti edizioni, ErosAntEros rinnova la chiamata pubblica rivolta a tutte le persone appassionate o incuriosite dal teatro per scegliere ben due spettacoli da inserire nel programma di POLIS Teatro Festival 2024.

Che cos’è e come funziona L’Italia dei Visionari?
L’Italia dei Visionari è un progetto di formazione dello “spettatore attivo” promosso da CapoTrave/Kilowatt Festival al quale ErosAntEros aderisce dal 2020.
In ognuna delle città dei partner che si uniscono al progetto viene formato un gruppo di Visionar* incaricato di prendere visione dei video e delle schede artistiche degli spettacoli pervenuti attraverso un bando nazionale destinato a singol* artist*, compagnie emergenti e indipendenti, che operano professionalmente nel teatro contemporaneo, nella danza e nella performing art, per scegliere quelli da inserire nella programmazione di ciascuno degli enti/ teatri/ festival coinvolti (ciascun gruppo in completa autonomia rispetto agli altri gruppi).

Da chi è composto il gruppo di Visionar*?
Da spettator* che si impegnano a vedere le creazioni che le varie compagnie inviano in risposta al bando della rete nazionale L’Italia dei Visionari, persone che vivono nella provincia di Ravenna, appassionate dei linguaggi teatrali e delle arti performative, che pur non essendo operator* teatrali, possono selezionare tra i tanti spettacoli candidati quelli che desiderano vedere nei teatri della propria città.

Per entrare nel gruppo Visionar* di Ravenna non sono necessarie particolari competenze, ma curiosità e passione nei confronti del teatro, nonché la disponibilità a riunirsi tra novembre 2023 e marzo 2024 per 5 incontri collettivi attraverso i quali scegliere gli spettacoli che verranno inseriti nel programma del festival.

Come si fa a diventare Visionari*?
Per unirti al gruppo, compila il modulo di iscrizione a questo link https://forms.gle/vL7xHXk59YScGvd29 entro il 15 novembre 2023.

Attività gratuita, previa iscrizione all’associazione EROSANTEROS APS.

Per maggiori informazioni scrivere a info@polisteatrofestival.org.

APERITIVO VISIONARIO
Primo incontro conoscitivo con presentazione del progetto e aperitivo:
15 novembre 2023, alle ore 20, presso CittAttiva, via G. Carducci 14 – Ravenna.
Gli incontri successivi verranno resi noti il 15 novembre.

ErosAntEros – POLIS Teatro Festival rinnova la collaborazione con il progetto L’Italia dei Visionari, lanciato da numerosi enti, tra teatri e festival italiani: CapoTrave / Kilowatt (Sansepolcro AR), Festival Le Città Visibili (Rimini), MTM-Manifatture Teatrali Milanesi gestito da Fondazione Palazzo Litta per le Arti Onlus (Milano), Progetto Fertili Terreni Teatro (Torino, progetto formato da A.M.A. Factory, Cubo Teatro e Tedacà che gestiscono le stagioni di BellArte, Off Topic, San Pietro in Vincoli), ErosAntEros – POLIS Teatro Festival (Ravenna), Pilar Ternera/NTC (Livorno).

Ogni anno viene lanciato un bando destinato ai singoli artisti e alle compagnie emergenti e indipendenti che operano professionalmente nel teatro contemporaneo, nella danza e nella performing art.
Al bando possono partecipare artisti che abbiano prodotto o stiano per produrre uno spettacolo che ha debuttato, o debutterà, nel periodo compreso tra gennaio 2023 e l’estate 2024. 

BANDO ARTISTI 2024

C’è tempo fino al 15 novembre 2023, alle ore 12 (mezzogiorno).

POLIS Teatro Festival, maggio 2023
Sasho Ognenovski, “Plays International & Europe”, 5 settembre 2023
https://playsinternational.org.uk/polis-theatre-festival-2023/

Il teatro ha un solo futuro, ed è un processo in cui i modi di espressione diventano sempre più sofisticati. L’arte scenica non si distingue tra persone e luoghi; si distingue tra messaggi e attitudini, apre nuovi modi di pensare e si comporta in modo pragmatico. L’impressione che mi rimane del festival POLIS è la sua audacia e la sua capacità di ispirare. E questo è un linguaggio teatrale a prova di futuro.

[…]

In conclusione, POLIS è un festival che presenta al pubblico sia dubbi che messaggi. Questa è sicuramente una doppia offerta di valore. La ricerca in corso del festival credo che produrrà nuove e rilevanti idee sull’espressione teatrale nel prossimo futuro. Pochi potranno rimanere indifferenti a tutto ciò. E a proposito di attualità, vorrei sottolineare che questi progetti teatrali pulsano di complessità e impegno. Abbiamo la fortuna di sperimentare il lavoro di artisti i cui processi di pensiero sono trasparenti e potenti. Sembra che il futuro del teatro risieda in strutture sapientemente create come questo festival. Scoprendo queste strutture – che possono essere nascoste in eventi di questo tipo – scopriamo l’essenza del futuro dell’arte teatrale.

POLIS Teatro Festival, diretto da Agata Tomšič e Davide Sacco / ErosAntEros dal 2018 a Ravenna, anche quest’anno viene premiato dal Ministero della Cultura (Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo) con la qualità artistica più alta tra tutti i Festival di teatro italiani e il punteggio totale più alto tra le Prime istanze triennali della stessa categoria. Un traguardo che va a incrementare il successo di un festival che in soli sei anni è cresciuto fino a diventare un festival internazionale di teatro contemporaneo, coinvolgendo artisti, operatori e studiosi di massimo rilievo, promuovendo progetti e spettacoli innovativi tra spettatori di età, provenienze sociali e culturali diverse, alternando sui propri palchi ospiti di varie generazioni e provenienze, accomunati da una ricerca teatrale che non smette mai di mettersi alla prova, di porre domande ai temi urgenti del presente, di aprire nuove prospettive interpretative e di mettersi in relazione con altri soggetti culturali e sociali del territorio.

La bella notizia si somma al recente riconoscimento ottenuto da ErosAntEros con il rinnovo delle convenzioni quinquennali dell’Assessorato alla cultura del Comune di Ravenna, che ha aumentato fortemente il suo sostegno a favore del festival, in un anno che ha visto POLIS premiato da un incremento degli spettatori di oltre il 40% (pari al 350% se paragonato alla prima edizione del 2018) e dall’attenzione sempre maggiore da parte della stampa e dagli operatori internazionali, per un totale di 200 pernottamenti nella città di Ravenna legati alle sole ospitalità del festival.

POLIS Teatro Festival è sostenuto da Ministero della CulturaRegione Emilia-RomagnaComune di RavennaOtto per Mille della Chiesa ValdeseFondazione del Monte di Bologna e RavennaFondazione Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna.

Guarda il trailer di GAIA.

ErosAntEros
GAIA

ideazione Davide Sacco e Agata Tomšič / ErosAntEros
drammaturgia Agata Tomšič
regia e music design Davide Sacco
con Agata Tomšič
gli attivisti climatici Fulvio Arniani, Adriana Aviles, Patrizia Bassani, Roberto Bustacchini, Annalisa Conte, Miriam Fabietti, Cristina Ferro, Cecilia Lombardi, Giuseppina Maestri, Chiara Ossani, Vitaliana Pantini, Alessandra Pepoli, Romina Piazza, Amanda Quach, Erika Anastasia Santoro, Marco Sassatelli, Franca Tassinari
e la partecipazione speciale di Gaia Montanari, Margherita Tedde, Sara Trabalza
video Francesco Tedde
costumi Arianna Fantin
sartoria Manja Beneke, Marta Benini
luci Marco Rabiti
assistenti alle prove Andrea Cavina, Claudia Giliberto
organizzazione Veronica Arietto
comunicazione 
Francesca Mambelli

produzione Ravenna Festival, ErosAntEros – POLIS Teatro Festival
in residenza presso La Chartreuse de Villeneuve lez Avignon – Centre national des écritures du spectacle, Masque Teatro, Ravenna Teatro
con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna e Comune di Ravenna

progetto vincitore di EFFEA – European Festivals Fund for Emerging Artists 2023, co-funded by the European Union

POLIS Teatro Festival 2023 si è concluso con successo, vincendo la sfida di un’edizione ancora più ampia e internazionale.

Grazie a tutte le persone che sono state con noi.

ErosAntEros è già al lavoro sulla prossima edizione… stay tuned!


Perseguiamo l’utopia di rendere il teatro rilevante per la società

Sasho Ognenovski, “Nova Makedonija”, 14 giugno 2023
https://novamakedonija.com.mk/prilozi/lik/ja-sledime-utopijata-da-go-napravime-teatarot-relevanten-za-opshtestvoto/?fbclid=IwAR2wPJASx5YI82eJG4WwTmZ0LT28EnjFUsnjhRoV7ErFTs6Z-j2-rmbwCIs

Come è nata l’idea del festival teatrale POLIS?

POLIS nasce nel 2018 come un piccolo progetto per il territorio in cui noi ErosAntEros, dopo quasi 10 anni di attività come compagnia di teatro contemporaneo, volevamo condividere con gli spettatori di Ravenna le forme teatrali che noi stessi stavamo ricercando come artisti. Ovvero forme performative contemporanee che indagano temi impegnati, che riteniamo importanti da condividere con le persone, per riflettere sulla società in cui viviamo attraverso il prisma privilegiato dell’arte teatrale e, speriamo, uscire dal teatro con la voglia di cambiarla in meglio.

Un’arte teatrale vicina alla realtà in cui viviamo e quindi alle persone, anche attraverso una serie di progetti partecipativi ed educativi, di coinvolgimento e sviluppo del pubblico, che fin dalla prima edizione hanno avvicinato il teatro ai giovani e a tutte quelle persone che per motivi economici o sociali non vi hanno ancora messo piede.

[…]

Lo spettacolo dall’anima ecologica ai tempi della grande alluvione
Luca Manservisi, “Ravenna&Dintorni”, 8 giugno 2023

Se si sta preparando uno spettacolo sui cambiamenti climatici, il disastro dell’alluvione rischia di assumere un significato ancora più forte. È il caso della compagnia ravennate ErosAntEros, che durante i drammatici eventi delle scorse settimane stava preparando il debutto (sabato 10 e domenica 11 giugno alle 21 in prima nazionale al teatro Alighieri di Ravenna) della nuova produzione Gaia – come si legge nella cartella stampa – «un tentativo di spingere gli spettatori a non restare indifferenti di fronte alla distruzione della nostra unica casa comune: Gaia, la Terra».
«Sentirsi assediati dall’acqua, anche per chi come noi fortunatamente non è stato colpito direttamente dall’alluvione, mentre sul comodino hai libri con titoli come Conto alla rovescia, Dopo l’apocalisse, Il mondo senza di noi, La nostra casa in fiamme, fa un certo effetto», commenta Agata Tomsic, drammaturga, attrice e anima (insieme al compagno Davide Sacco) di ErosAntEros.
Ma come è stato scelto, il tema dei cambiamenti climatici? «Da tempo – continua Tomsic – cerchiamo di coinvolgere spettatori e semplici cittadini nei nostri progetti e quella ambientale è sempre risultata essere tra le questioni più urgenti da affrontare. Lo abbiamo cercato di fare con lo strumento della distopia, immaginandoci quindi un mondo futuro, per cercare di riflettere attraverso il teatro. In questo caso però la realtà è entrata decisamente dentro la finzione». […]

Il minatore di Husino: Branko Šimić tra agit-pop e rivoluzione
Giorgia Maurovich intervista Branko Šimić, “Estranei”, 7 giugno 2023
https://www.estranei.org/2023/06/07/il-minatore-di-husino-larte-di-branko-simic-tra-agit-pop-e-rivoluzione/?fbclid=IwAR2iUTu6WVE16bZyKwD0IuxNR1bt74NqEBEcd7ScbjPkzKx9F16_vXXra1E

Se si pensa alla storia della lotta operaia nei Balcani, è impossibile non avere in mente il minatore di Husino, simbolo della rivoluzione di 7000 lavoratori contro lo sfruttamento degli industriali. Lo sciopero dei minatori del 1920, sfociato in rivolta armata e represso infine nel sangue dalle autorità locali, è una memoria ancora viva nelle terre ex-jugoslave, come testimoniato anche dallo spomenik eretto a Tuzla nel 1956 per commemorare l’evento.

Può un simbolo come il minatore di Husino essere ancora attuale? Se lo sfruttamento dei lavoratori è ancora una realtà, è possibile reinterpretare la storia per dimostrare nuovamente l’urgenza di una presa di posizione di fronte alle disuguaglianze? 

È questa la base da cui parte la ricerca di Branko Šimić, regista, attore e performer di Amburgo di origini bosniache che, in occasione del centenario della rivolta, ha lavorato sulla figura del minatore per interrogarsi sulle possibilità politiche del teatro e dell’immaginazione. Il risultato è Il minatore di Husino, performance che con la commistione di realismo socialista e disco music fa eco al celebre assunto di Emma Goldman “se non posso ballare non è la mia rivoluzione”.

Abbiamo avuto modo di fare quattro chiacchiere con l’artista durante il POLIS Teatro Festival di Ravenna, dove ha portato in scena il suo Minatore. Ringraziamo Anida Poljac per il lavoro di interpretariato durante la conversazione.

Ciao, Branko! Innanzitutto presentati, parlaci un po’ in generale del tuo lavoro e del tuo percorso come artista. 

Sono nato in Bosnia, a Tuzla, vicino Husino, che è il tema della performance ed è ormai diventato parte della mitologia locale. Ho poi studiato all’Akademija Scenskih Umjetnosti di Sarajevo, ma allo scoppio della guerra in Jugoslavia nel 1992 sono emigrato in Germania, ad Amburgo. All’inizio ho svolto dei lavori umili, anche pesanti, poi ho creato un collettivo con delle persone sul posto e mi sono iscritto all’esame per regia teatrale alla Theaterakademie di Amburgo. Sono stato il primo straniero a essere stato preso in accademia come regista teatrale, ed è stato un grande salto: sono passato da profugo di guerra a uno dei primi studenti di regia e di teatro in una città come Amburgo.

[…]

GAIA, messa in scena corale e partecipata
Il destino incerto del pianeta nella visione di ErosAntEros

Giorgio Lopez, “Ravenna Festival Magazine”, 6 giugno 2023

Il 10 e 11 giugno, al Teatro Alighieri di Ravenna, debutta in prima assoluta lo spettacolo Gaia, della compagnia teatrale ErosAntEros, coproduzione di Ravenna Festival e POLIS Teatro Festival, con il sostegno di alcune prestigiose istituzioni teatrali europee. Un progetto innovativo che porta in scena il cambiamento climatico e la catastrofe ambientale dal punto di vista mitico e scientifico, dando voce ai cittadini che hanno a cuore l’ambiente.

Ad aprile, dopo essere stato in residenza a La Chartreuse di Avignone, uno dei più ambiti centri di ricerca drammaturgica francesi, il progetto è partito a Ravenna, con l’organizzazione di due laboratori paralleli: uno aperto alla cittadinanza e l’altro dedicato agli studenti internazionali di I-Contact del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna. Ne abbiamo parlato con i creatori della performance Agata Tomšič e Davide Sacco, per l’appunto ErosAntEros.

Com’è costruito lo spettacolo?

«Unisce monologo e coralità, in una commistione fra testo (scritto e interpretato da Agata Tomšič ndr) e musica elettronica (composta da Davide Sacco, anche regista ndr) che vuole trasmettere immagini evocative grazie alla connessione profonda tra voce, suono e video. Nello spettacolo non c’è dialogo, al centro della scena c’è solo Gaia, il Pianeta con le sue trasformazioni.I tre atti ricalcano i tre momenti della Terra dal punto di vista umano: il passato, mitico, cosmogonico della nascita di Gaia; il presente, analitico, affronta scientificamente l’inquinamento, presentando dati, manifesti e dichiarazioni degli attivisti presenti in scena, che hanno risposto alla chiamata pubblica; il futuro, distopico, mostra uno squarcio, brevissimo, di preveggenza del destino della Terra. Il secondo atto è quello più corposo e mostra allo spettatore come la nostra realtà quotidiana, come testimonia anche dall’alluvione che in questi giorni sta colpendo la Regione, sia più distopica di qualsiasi visione fantascientifica». […]