POLIS Teatro Festival 2025
L’universale è il locale meno i muri. – Miguel Torga
In un mondo sempre più dilaniato da conflitti e ambizioni imperialistiche, in cui i concetti di universale e internazionale perdono i propri connotati positivi, il riferimento a Francisco Goya che Gianluca Costantini ci regala per omaggiare l’Iberian Focus al centro di POLIS Teatro Festival 2025, richiama inevitabilmente un’altra opera del pittore spagnolo il cui titolo non potrebbe essere più attuale: Il sonno della ragione genera mostri. E se le streghe del nostro manifesto si fanno gioco di chi la ragione ha voluto rifuggire, il festival di quest’anno non smette di tracciare ponti tra passato e futuro attraverso i linguaggi delle arti performative contemporanee, per continuare a riflettere sul presente e immaginare nuovi mondi possibili insieme ad artisti, spettatori, studiosi, giornalisti e operatori internazionali. Perseguendo l’utopia che un mondo privo di confini sia ancora possibile, come auspicato da Miguel Torga, l’autore portoghese citato in testa a questa edizione, ricordiamo che il nuovo focus giunge significativamente alla quarantesima vigilia dell’adesione di Spagna e Portogallo alla Comunità europea e molti degli eventi ospitati faranno da trampolino per ragionare sull’Europa e il mondo di oggi.
Questa 8a edizione apre con una grande novità: una sezione interamente dedicata alla scena under35 italiana e a ingresso gratuito, realizzata il 2-3 maggio presso le Artificerie Almagià grazie al sostegno del Ministero della Cultura e di SIAE nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.
POLIS NEON, in greco “la città dei giovani”, gioca con il doppio senso dato dalla parola neon: dà in mano la polis ai giovani e “fa luce” sulla ricerca performativa di quattro giovani gruppi che portano a Ravenna quattro spettacoli dai linguaggi artistici eterogenei per dare espressione a una generazione spesso dimenticata, che critici e studiosi faticano a definire.
Ma è dal 6 all’11 maggio che entriamo nel vivo del festival, aprendo, come di consueto, la settimana con gli artisti emergenti scelti dai Visionari di Ravenna e offrendo agli spettatori di POLIS un altro regalo: per tutta la durata dell’Iberian Focus è possibile fare esperienza di Corpi Celesti, il soundwalk creato da El Conde de Torrefiel per riflettere su cosa succede dopo il nostro cammino nel mondo, ospitato ad accesso gratuito all’interno dei suggestivi spazi del Cimitero monumentale di Ravenna.
Tra gli altri nomi di punta della scena internazionale della penisola iberica, si alternano al Teatro Rasi le due compagnie di teatro documentario Hotel Europa e Hermanas Picohueso, riflettendo sulle dittature e il passato coloniale dei propri paesi attraverso un approccio multidisciplinare e ironico; Rui Pina Coelho, drammaturgo dello storico TEP – Teatro Experimental do Porto e docente universitario, che ci offre una performance-lecture sul potere artistico-politico dell’utopia. Alle Artificerie Almagià viene ospitata l’esperienza teatrale immersiva-interattiva de La Mecànica che utilizza l’app Kalliópê della storica La Fura dels Baus in una performance per adolescenti e adulti, in collaborazione con gli studenti del Liceo artistico di Ravenna. Al Teatro Socjale di Piangipane, il consueto appuntamento di domenica a pranzo ci porta nel mondo del cabaret e della Copla attraverso l’approccio queer di Alejandro Postigo. Al MAR – Museo d’Arte della Città una perfomance itinerante site-specific porta la formazione portoghese Os Possessos a confrontarsi con i ravennati Spazio A, all’interno di un progetto promosso dal festival per favorire la collaborazione internazionale tra giovani artisti. Sempre nell’ottica dello scambio internazionale e la promozione della nuova drammaturgia europea, sono state commissionate grazie a una nuova collaborazione con PAV/Fabulamundi New Voices due mise en espace dei drammaturghi Joan Yago e Joana Bértholo, alle compagnie Nerval Teatro e Teatro Onnivoro.
Tra le formazioni italiane si ricorda il debutto della compagnia AriaTeatro, dal testo della premiata autrice catalana Marta Buchaca e un altro appuntamento con la scena emergente, grazie alla rete nazionale In-Box, con il lavoro di Annachiara Vispi, entrambi al Teatro Rasi.
Più di 35 appuntamenti tra spettacoli e momenti di confronto, tavole rotonde tra artisti, studiosi e operatori internazionali, che confermano la proposta artistica di respiro europeo distintiva del festival, portando a teatro anche persone che per motivi economici o sociali solitamente non vi mettono piede e centinaia di under30, ma anche attività formative e progetti partecipativi che si sviluppano durante tutto l’anno attraverso preziose collaborazioni con il territorio.
E non finisce qui. Il festival tornerà il 26 e 27 settembre con un terzo importante appuntamento in occasione dei 15 anni di ErosAntEros: un evento speciale che presenterà in anteprima a Ravenna i nostri due nuovi lavori grazie al sostegno dei Progetti Speciali dell’ambito Teatro 2025 del Ministero della Cultura, una festa arricchita da momenti di confronto con studiosi, giornalisti, operatori e amici, che in questi anni hanno nutrito il nostro percorso. SAVE THE DATES AND STAY TUNED!