Icaria, Icaria, Icaria: una conferenza ______________ su un desiderio chiamato utopia e altri superpoteri
Icária, Icária, Icária: uma conferência _____________ sobre um desejo chamado utopia e outros superpoderes
Focus Prima nazionaleIcaria, Icaria, Icaria: una conferenza ______________ su un desiderio chiamato utopia e altri superpoteri è una performance-lecture sui libri. Peggio, è una performance-lecture su un libro solo. Un libro relativamente sconosciuto: The Voyage to Icaria di Étienne Cabet.
Nel 1840, lo scrittore e filosofo francese Étienne Cabet (1788-1856), uno dei più famosi socialisti utopici del suo tempo, ha pubblicato Voyage en Icarie, un lavoro allegorico ispirato fortemente a Utopia di Thomas More. In questo romanzo, l’esploratore Lord William Carisdall scopre una Repubblica sull’isola di Icaria, governata da Icaro. Il regime di Icaro è basato su principi egualitari, in una società che distribuisce soldi e proprietà privata; dove non ci sono tribunali, polizia e crimini; dove la scienza è applicata all’agricoltura e all’artigianato; dove il cibo e i vestiti sono distribuiti gratuitamente a tutti i cittadini; dove l’educazione è universale e gratuita per tutti i sessi; e dove la comunità libraria raccoglie con cura una selezione di libri, tra cui anche proposte utopiche. Con questa “utopia creativa”, Cabet critica la società dell’epoca e propone la creazione di un modello di comunità agraria, visto come il punto di partenza per trasformare il mondo. Il romanzo, molto popolare tra i lavoratori e gli artigiani di Parigi (è stato il libro più venduto tra gli operai francesi nel 1845), portò Cabet, nel tentativo di mettere in pratica le sue teorie, a trasferirsi negli Stati Unita d’America nel 1848, fondando l’Icarian Movement.
La lettura e lo studio di questo romanzo sono il punto di partenza di Icaria, Icaria, Icaria, un progetto che vuole discutere le possibilità del teatro politico nel 21esimo secolo. Davanti a scenari di apocalisse climatica e fine del mondo, che ruolo può avere l’Utopia e l’Immaginazione nel ridisegnare il mondo?
Il progetto si concluderà nel 2026 con la premiere della performance-lecture.
di Rui Pina Coelho
assistenza scenografica Catarina Barros
produzione TEP – Teatro Experimental do Porto
durata 60′
traduzione a cura di Lucia Bellettini, Agnese Chierici, Luca Gianfelici, Francesca Lambertini, Adele Mazzoli, Giusi Merico, Silvia Nasini con la supervisione del Prof. Giacomo Falconi, Università di Bologna – Dipartimento di Interpretazione e Traduzione
Rui Pina Coelho (Évora, 1975) è studioso, dramaturg e autore. È professore presso la Scuola di Arti e Scienze umane dell’Università di Lisbona. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Studi teatrali con un lavoro sulla rappresentazione della violenza nel dramma realista britannico del secondo dopoguerra. Ha coordinato il volume Contemporary Portuguese Theatre: Experimentalism, Politics and Utopia [working title] (TNDMII / Bicho do Mato, 2017) e ha coordinato il Laboratorio di scrittura teatrale del Teatro Nazionale D. Maria II dal 2015 al 2019. Dal 2010 collabora regolarmente con il TEP (Teatro Sperimentale di Oporto) come drammaturgo. Come drammaturgo ha pubblicato Karl Marx reconté à mes enfants et rappelé au peuple (Les Solitaires Intempestifs, 2022); Tudo é um nada novo: textos para espectáculos na era da economia da atenção (Douda Correria, 2021); Este título não que é muito longo: textos para teatro (2011-2018) (Companhia das Ilhas, 2020); Às vezes quase me acontecem coisas boas quando me ponho a falar sozinho (Companhia das Ilhas, 2013) e Já passaram quantos anos perguntou ele e outros textos (Húmus/TEP, 2013), tra gli altri titoli.