Quattro settimane a Natale. Un centro di smistamento della Papua Inc., negozio online con sedi in metà del mondo. Nelle brevi pause fra gli estenuanti turni di lavoro affiorano le storie dei personaggi: tra loro si chiamano con soprannomi, perché i nomi non li ricordano più. C’è Granata, comunista della vecchia guardia tifosissimo del Torino; c’è Quintacasa, astrologa dilettante che attende di riscuotere un credito dalle stelle; c’è Tamara, giovane artista che colleziona ed espone oggetti con difetti di fabbricazione; e infine Stakanov, l’unico che a Papua non ci è finito ma ci è entrato consapevolmente, forse per paura di quello che c’era fuori. E poi i dipendenti degli uffici, gli stagisti, i camionisti, un medico killer che occulta le morti sul lavoro e un sindacalista passato dalla parte dei padroni.

Le storie dei personaggi si intrecciano con quelle vere legate al mondo di Amazon. Come Jeff Lockhart Jr, morto a 29 anni di arresto cardiaco per la spossatezza durante un turno di lavoro. Telesfora Escamilla, investita e uccisa da un camionista costretto a recapitare più di 100 pacchi in un solo giorno.
I dipendenti licenziati dopo la prima diagnosi di cancro, in quanto “improduttivi”. Verranno così alla luce tutti i crimini della più grande multinazionale della nostra epoca, fino al delitto per eccellenza, l’Amazon Crime: il furto del tempo. Una consegna in 5 minuti viene pagata con l’intera vita di chi muore alla guida di un camion.
E mentre i nostri personaggi, come gli elfi della Lapponia, impacchettano e consegnano i doni in tutto il mondo, la rivoluzione serpeggia tra chi non ne può più di abusi e sopraffazioni.


testo BR Franchi
regia Clio Scira Saccà
con Maria Bacci Pasello, Eleonora Brioschi, Domenico Fiorillo, BR Franchi

produzione Compagnia Peso Piuma

durata 60 min


Peso Piuma. Ci siamo conosciuti in accademia, lavorando con Maurizio Schmidt: chi come assistente, chi come allievo/a. Da subito è nata una grande sintonia, che a distanza di tre anni continua ad accompagnarci. Dal primo giorno, la nostra missione artistica è stata quella di unire leggerezza e ironia a tematiche profonde e difficili. Insomma, il classico “fa ridere, ma fa anche riflettere”. Più semplice a dirsi che a farsi, ma ci abbiamo provato. Con Amazon Crime, finora, siamo stati a L’Aquila, Milano e Genova, vincendo pure qualche premio e bando. Più ancora dei riconoscimenti, però, ci portiamo nel cuore le risate degli spettatori e i lunghi dibattiti che hanno sempre seguito ogni replica, quando il teatro ce l’ha concesso. A maggio 2024 è nato il secondo spettacolo, L’apocalisse non è la fine del mondo, commissionato dal Politecnico di Milano: una commedia sulla fisica per le scuole, andata in scena nell’aula Giulio Natta del campus dell’ateneo.