GAIA, messa in scena corale e partecipata
Il destino incerto del pianeta nella visione di ErosAntEros

Giorgio Lopez, “Ravenna Festival Magazine”, 6 giugno 2023

Il 10 e 11 giugno, al Teatro Alighieri di Ravenna, debutta in prima assoluta lo spettacolo Gaia, della compagnia teatrale ErosAntEros, coproduzione di Ravenna Festival e POLIS Teatro Festival, con il sostegno di alcune prestigiose istituzioni teatrali europee. Un progetto innovativo che porta in scena il cambiamento climatico e la catastrofe ambientale dal punto di vista mitico e scientifico, dando voce ai cittadini che hanno a cuore l’ambiente.

Ad aprile, dopo essere stato in residenza a La Chartreuse di Avignone, uno dei più ambiti centri di ricerca drammaturgica francesi, il progetto è partito a Ravenna, con l’organizzazione di due laboratori paralleli: uno aperto alla cittadinanza e l’altro dedicato agli studenti internazionali di I-Contact del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna. Ne abbiamo parlato con i creatori della performance Agata Tomšič e Davide Sacco, per l’appunto ErosAntEros.

Com’è costruito lo spettacolo?

«Unisce monologo e coralità, in una commistione fra testo (scritto e interpretato da Agata Tomšič ndr) e musica elettronica (composta da Davide Sacco, anche regista ndr) che vuole trasmettere immagini evocative grazie alla connessione profonda tra voce, suono e video. Nello spettacolo non c’è dialogo, al centro della scena c’è solo Gaia, il Pianeta con le sue trasformazioni.I tre atti ricalcano i tre momenti della Terra dal punto di vista umano: il passato, mitico, cosmogonico della nascita di Gaia; il presente, analitico, affronta scientificamente l’inquinamento, presentando dati, manifesti e dichiarazioni degli attivisti presenti in scena, che hanno risposto alla chiamata pubblica; il futuro, distopico, mostra uno squarcio, brevissimo, di preveggenza del destino della Terra. Il secondo atto è quello più corposo e mostra allo spettatore come la nostra realtà quotidiana, come testimonia anche dall’alluvione che in questi giorni sta colpendo la Regione, sia più distopica di qualsiasi visione fantascientifica». […]