L’EUROPA VISTA DAI BALCANI: A RAVENNA LA SESTA EDIZIONE DI POLIS TEATRO FESTIVAL
Ilaria Cecchinato, “Gagarin”, 4 maggio 2023
https://www.gagarin-magazine.it/2023/05/teatro/leuropa-vista-dai-balcani-a-ravenna-la-sesta-edizione-di-polis-teatro-festival/

Conflittuale, eterogeneo e a tratti ambiguo, il territorio dei Balcani diventa una lente d’ingrandimento sull’Europa contemporanea nella sesta edizione di POLIS Teatro Festival, che fino al 7 maggio animerà la città di Ravenna con spettacoli di artisti e compagnie italiane e internazionali, diffusi tra il Teatro Rasi, Artificerie Almagià, MAR – Museo d’Arte della città, Teatro Socjale e Teatro Alighieri. Ad arricchire il programma, anche numerose iniziative – dal dialogo con gli artisti a incontri di approfondimento con esperti, critici e studiosi sulla storia e sul teatro contemporaneo dei Balcani – e un epilogo straordinario in collaborazione con Ravenna Festival il 10 e 11 giugno 2023.

La direzione artistica è a cura di Agata Tomšič e Davide Sacco della compagnia ErosAntEros, che qui illustrano l’ideazione del festival, si addentrano nella programmazione e raccontano la loro idea di teatro.

L’immagine del festival è iconica e significante. Cosa ci dice della sesta edizione di Polis Teatro Festival?

Agata: Si tratta di un disegno del fumettista Gianluca Costantini, che dal 2018 trova o crea da zero un’opera da donare al festival. Quest’anno Polis è dedicato ai Balcani, un territorio eterogeneo e complesso: ci siamo dunque confrontati a lungo con Gianluca per riuscire a trovare un’immagine che non fosse divisiva per quest’area geografica. A un certo punto è arrivata questa bambina con in mano una stella, che in passato e in altri luoghi ha avuto altri colori, ma che noi abbiamo voluto tingere di giallo, come le stelle della bandiera europea. In questo senso, ci siamo rifatti al concetto di “immagine dialettica” di Walter Benjamin, secondo cui una figura o un’illustrazione tratta dal passato, se inserita in un nuovo contesto, può assumere nuovi significati. Il desiderio è stato di proporre un’immagine iconica e positiva, per invitare a riflettere attorno alla nostra idea di Europa con la stessa fiducia, gioia e sogno di un futuro migliore di una bambina. Il disegno richiama inoltre l’idea di Ravenna come città ponte, dal momento che la stella è un simbolo che accomuna Oriente e Occidente.

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