Le vergini giurate sono donne albanesi che decidono di vivere come uomini. Dopo aver preso questa decisione irreversibile, rifiutano il sesso e le loro vite come donne e cominciano a vivere come uomini, beneficiando di alcuni privilegi che, in quel territorio, sono riservati solo agli uomini.
L’approccio della ricerca occidentale sul fenomeno albanese delle vergini giurate è spesso stato esotico, con uno sguardo da “mondo civilizzato” verso un “mondo non civilizzato”. Tutti, specialmente i media internazionali, ma anche ricercatori di discipline come l’antropologia, la sociologia e l’etnografia, hanno sfruttato questo fenomeno. Quell’intimità garantita alle vergini giurate nel diventare tali è stata tutto d’un tratto esposta ai media e a un vasto pubblico – un’esposizione che non ha portato benefici alle vergini giurate, anzi, il contrario – dipingendole nella maggior parte dei casi come “relitti” di una società patriarcale. Ma, per molte di queste donne, vestirsi come uomini e diventare vergini giurate è stato un atto di emancipazione, un atto di libertà. Dave King ha parlato di questo fenomeno come di “migrazione di genere” comparandolo alla migrazione geografica.
Nella Vergine Giurata, durante la sua visita al Nord dell’Albania, Edith, un’antropologa inglese, incontra Sose, una delle rimanenti vergini giurate. Successivamente, si recano insieme a Londra per una serie di presentazioni alla London University. Durante questa visita, Sose diventa parte di una performance queer in via di creazione di Julian, una rinomata drag queen di Londra. Questo incontro con una cultura diversa diventa un momento cruciale per l’esistenza di Sose.
Vergine Giurata parla del fenomeno delle vergini giurate alla luce degli attuali dibattiti sulla questione di genere. Si confronta con il concetto di libertà, rispettivamente la mancanza di essa in società con diversi valori, principi e costrutti sociali.
Questa è la prima produzione in lingua albanese di questo testo. Prima è stato messo in scena in tedesco in Svizzera come coproduzione con forever productions, Schlachthaus Theater Bern, Theater Winkelwiese Zürich, Kleintheater Luzern and Kellertheater Winterthur.
regia Erson Zymberi
autore Jeton Neziraj
attori Tringa Hasani, Semira Latifi, Kushtrim Qerimi
set design Bekim Korça
musiche Trimor Dhomi
coreografia Gjergj Prevazi
costumi Yllka Brada
responsabile di produzione Aurela Kadriu
luci Mursel Bekteshi
tecnica Pajtim Krasniqi, Bujar Bekteshi
assistente di produzione Flaka Rrustemi
video Ilir Gjocaj
produzione Qendra Multimedia
durata 60′
spettacolo in albanese con soprattitoli, realizzati da Alessia Andreoli, Annalisa Betti, Ginevra Bianchin, Aurora Cacciatori, Federica Canino, Verdiana Crociani, Chiara Dalla Pozza, Michela Lavezzini, Alessia Martucci, Arianna Paradisi, Gianlorenzo Pastore, Adele Persegati, Marcella Puca, Elisa Pugi, Manjinder Thind, con la supervisione della Prof.ssa Adele D’Arcangelo, Università di Bologna – Dipartimento di Interpretazione e Traduzione
Jeton Neziraj è autore e direttore di Qendra Multimedia. È stato direttore artistico del Teatro Nazionale del Kosovo. Ha scritto oltre 20 testi teatrali che sono stati messi in scena in più di 50 produzioni, oltre che tradotti e pubblicati in più di 15 lingue. Come drammaturgo ha lavorato con numerosi teatri e compagnie, tra cui Volksbühne di Berlino, La MaMa di New York, Piccolo Teatro di Milano, Volkstheater di Vienna, Vidy Theater di Losanna, City Garage Theater di Los Angeles, Teatro Nazionale del Montenegro, ecc. I suoi testi hanno vinto numerosi premi e sono stati messi in scena nei festival teatrali di tutta Europa.
«I testi [di Jeton Neziraj] sono rauchi, irriverenti e assurdi. Invocano Ibsen, Molière e Kafka.» Così ha scritto il “Guardian” sul suo lavoro. Mentre la rivista tedesca “Theater der Zeit” e la radio tedesca “Deutschlandfunk Kultur” lo hanno descritto come il Kafka dei Balcani. Il “Los Angeles Times”, invece, lo ha chiamato «un autore di livello mondiale che sfida il nostro autocompiacimento in ogni occasione». Nel 2020 ha vinto l’Europe Culture Award.
Qendra Multimedia è un’organizzazione culturale con sede a Pristina, in Kosovo. Si occupa principalmente di teatro e letteratura contemporanea. È considerata una delle compagnie teatrali più interessanti e provocatorie dell’Europa sudorientale. Qendra è stata fondata nel 2002 da un gruppo di giovani artisti con l’obiettivo di creare una forma alternativa di produzione artistica per affrontare questioni politiche e sociali con chiarezza e immaginazione. Qendra produce e coproduce spettacoli teatrali freschi e innovativi, e altri eventi letterari e culturali, per un pubblico locale e internazionale. Gli scambi artistici con partner internazionali sono fondamentali nel lavoro di Qendra Multimedia. Dal 2002, Qendra Multimedia ha organizzato e promosso più di 100 progetti artistici in Kosovo, ma anche in altri luoghi d’Europa. La comunità di artisti/esperti che collaborano con Qendra crea i propri eventi e facilita la programmazione per altri. Le produzioni di Qendra sono state portate in tournée in più di 100 teatri internazionali e festival teatrali in Europa, Stati Uniti e Africa. Il lavoro di Qendra è stato ampiamente riportato dalla stampa internazionale, tra cui The Guardian (Regno Unito), Der Spiegel (Germania), La Repubblica (Italia), The Stage (Regno Unito), New York Times (USA), Hystrio (Italia), Cassandre (Francia) ecc.
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