La Storia, la Rivoluzione, la Casualità

È la storia di due “guardie” reali, ferme ed immobili al loro posto, nonostante tanti, immutabili, anni di servizio.
Interagendo casualmente, scoprono impercettibili progressive condivisioni fatte di passioni ed interessi comuni, il jazz, ad esempio.
Insieme decideranno di ribellarsi e agiranno contro la Regina per cui prestano servizio.
Penseranno la loro rivoluzione, la ipotizzeranno. Progetteranno il giorno del colpo di stato, le mosse, i metodi, la migliore strategia per spodestare la “regina” e toglierle il diritto soverchio di scegliere per tutti. Un piano ineccepibile per “farla fuori”, schiacciarle il cuore e la mente proprio come sarebbe nella loro indole di Schiaccianoci nei confronti delle noci.
Eppure, manterranno sempre fede alla consegna, alla loro posizione immutabile di guardie, ferme al cospetto delle porte reali della società.
Ma ogni azione seppur minima, persino un piccolo tocco, cambierà gli equilibri e comporterà delle conseguenze. Che potrebbero essere amare, oppure no.

Eravamo agli inizi del XVI secolo, un grande soldato di legno, con la sola funzione di schiacciare le noci, fu costruito da una popolazione germanica come simbolo di protesta contro le vessazioni subite dai suoi regnanti e dalla loro milizia. Uno schiaccianoci, una rivoluzione.
L’iconico soldato divenne con il tempo protagonista prima di un racconto di Ernst Hoffman e poi di uno scritto di Alexander Dumas. A renderlo immortale fu, successivamente, il meraviglioso balletto di Tchaikovsky.
Ma se, nella realtà, non bastasse un solo Schiaccianoci e dovessimo scoprirne una versione “al plurale”? Se i canoni di quell’immortale balletto fossero messi in discussione, e la risposta fosse il jazz?
Due Schiaccianoci dunque, per due rivoluzioni: una sociale, l’altra musicale.
Nei primi anni della nostra storia di compagnia teatrale, abbiamo maturato l’urgenza di trattare un tema che fa sospirare tutto il mondo: il potere.
Ci riguarda da sempre, dall’antichità ad oggi, come specie animale e come società civilizzata. Ci affascina, ci corrompe, ci fa conoscere la natura del nostro “io” più profondo, tempre che non credevamo di possedere. E insieme al potere, il tema del “politico” e del malcontento dei popoli.
In “Due Schiaccianoci” il potere è sociale: la Regina è la nostra società, metafora di una collettività inesistente, dominata sempre e comunque da pochi singoli. Essa ci impedisce di esprimere il nostro vero potenziale. Ci rende silenziosi, fermi, immobili, ci rende diversi ma nell’omologazione. E ci governa con regole precostituite, convenzioni sociali e passioni bandite. Una storia contemporanea, che ci riguarda tutti oggi, ma raccontata seguendo le orme del surrealismo anni ’20.


di Alice Bertini
regia Alice Bertini, Carlotta Solidea Aronica
con Federico Gatti, Michele Breda
produzione Società per Attori, Poveri Comuni Mortali
disegno luci Marco D’amelio
costumi Annarita Romeo
cappelli Marilena Fantozzi
scena Leonardo Barroccu
organizzazione Valeria Iovino
social Eduardo Rinaldi, Mattia Lauro

vincitore del Roma Fringe Fest 2023 come Migliore Spettacolo, Migliore Regia e Premio della Stampa, vincitore del premio Migliore Attore ad Ex Aequo a Federico Gatti e Michele Breda al Festival Indivenire 2023

durata 55′


Poveri Comuni Mortali: ci siamo conosciuti nel 2015, presso l’Accademia STAP (scuola di teatro e arti performative) del Brancaccio di Roma. Dopo diverse performance teatrali a seguito della scuola abbiamo tentato il grande salto costituendoci in Compagnia. Ben inteso, ognuno di noi mantiene anche una propria autonomia professionale, in caso di scritture attoriali, ma la produzione che riusciamo a realizzare quando siamo in Compagnia è quella che ci dà la massima soddisfazione. Il feeling, la condivisione sul modo di pensare il teatro, l’empatia, hanno cementato il gruppo. Siamo in sette, Valeria, Federico, Michele, Carlotta, Mattia, Eduardo e la sottoscritta, Alice. Le nostre età abbracciano un “arco temporale” che va dai 25 ai 29 anni, siamo, dunque, una compagnia under 30. Dopo cinque anni dalla costituzione del gruppo, sono arrivati i primi successi, se così possiamo definirli, con il nostro primo spettacolo «Tortellini, il giorno in cui furono inventati», vincitore del premio di drammaturgia Extreme Contemporain 2020 e finalista al premio Attilio Corsini 2021, e con «Due Schiaccianoci» spettacolo vincitore del Roma Fringe Fest 2023.