I manifesti esistono in arte e in politica, in filosofia e in sociologia. Solitamente offrono analisi del mondo esistente e proposte per il futuro, chiedendo cambiamenti radicali o lamentando utopie che ancora non si sono avverate, a volte in modo giocoso, a volte in modo polemico. Alcuni usano un populismo aggressivo come arma. Altri cercano di esprimere con calma l’urgenza dei loro temi per i loro lettori dalla mente aperta. La produzione di Isabel Costa è interessata a quest’ultima categoria. Ispirata dal progetto del curatore Hans Ulrich Obrist, ha esaminato testi scritti dopo l’anno 2000 e li ha messi insieme in una performance che gli spettatori vivono in piccoli gruppi mentre camminano attraverso un edificio vuoto. Lì, gli spettatori incontrano, uno dopo l’altro, sette performer, che recitano gli estratti di sette manifesti: in una situazione intima e senza i soliti orpelli dell’attivismo politico, così da lasciare spazio all’incontro e all’ascolto della persona.


direzione Isabel Costa / Os Possessos
testo Isabel Costa da Alex Williams e Nick Srnicek, Grupo Krisis, Isabelle Stengers, The Care Collective, Nina Donovan, Bram Buscher e Robert Fletcher, Franco Berardi
collaborazione drammaturgica Daniel Gamito Marques
costumi Joana Subtil, Vera Salminen
foto Leonor Fonseca, Telmo Pereira (ritratti Isabel Costa)

produzione Leonardo Garibaldi
coproduzione Caixa Geral de Depósitos Foundation Culturgest, Walk&Talk

con il supporto di CM Lisboa e Polo Cultural Gaivotas, Boavista
la residenza per “Isabel Costa’s MANIFESTOS PARA DEPOIS DO FIM DO MUNDO for international audiences“ è sostenuta da European Festivals Fund for Emerging Artists – EFFEA, iniziativa di European Festivals Association (EFA), co-funded by the European Union

in collaborazione con Spazio A per la premiere italiana a POLIS 2025


Isabel Costa, 1992, è un’attrice portoghese che lavora in teatro e al cinema. Dal 2014 è un membro di Os Possessos, collettivo teatrale di Lisbona. Lavora continuativamente dal 2019 al progetto sui manifesti, con un focus sull’incontro teatrale tra performer e pubblico. È la sua terza produzione come regista. Le performance sono state possibili grazie al programma EFFEA-Discovery, un’iniziativa di European Festivals Association (EFA), co-fondata dall’Unione Europea.

Spazio A nasce nel 2020 dall’unione spontanea di persone con esperienze sceniche e artistiche diverse. Nel 2020 il gruppo fa partire il progetto di performance urbana Poesie A Domicilio, mentre dal 2021 organizza la rassegna teatrale Ra-dici presso la Vecchia Pesa di Classe (Ra), arrivata ormai alla quarta edizione. Nel 2022 il monologo Metronomo debutta al Teatro Rasi di Ravenna e replica nel corso del 2023. La produzione Im labyrinth debutta ad aprile 2023, per la stagione AL SOCJALE promossa da Ravenna Teatro. Nello stesso mese il collettivo partecipa alle finali del premio PROSIT! per la drammaturgia contemporanea organizzato da Altrove Teatro Studio di Roma con il testo La danza delle api, già finalista del bando NdN Network Drammaturgia Nuova 2022. Tra le varie collaborazioni della compagnia sono da evidenziare quelle con Ravenna Teatro/Teatro delle Albe, Orchestra La Corelli, Lady Godiva Teatro, Nerval Teatro, Monica Francia, Classe Archeologia&Cultura, Informagiovani Ravenna, Andrea Bernabini, Gianluca Nanni, Jean Music Room. Nel 2024 si avvia una collaborazione artistica con CISIM/LODC, per la produzione di Panchatantra. Le mirabolanti avventure di Kalila e Dimna per Ravenna Festival 2024. A maggio 2024 la coproduzione assieme all’Orchestra La Corelli Il diario di Gian Burrasca debutta nella stagione ragazzi di ERT- Teatro Bonci Cesena. Nel settembre 2024 la compagnia porta in scena la performance urbana Il Cacciatore di Sogni in collaborazione con la Fira di sett dulur/Comune di Russi (RA).