Il Portogallo non è un paese piccolo è una performance che parla delle dittature europee e della presenza europea in Africa guardando al caso del Portogallo, il Paese che ha avuto la dittatura fascista più longeva (48 anni) e l’impero coloniale più longevo (quasi 500 anni). La performance si basa sulle testimonianze di ex coloni portoghesi che hanno fatto parte dell’esodo di rifugiati dall’Africa nel 1974-76.

“Con questo lavoro vogliamo indagare storie reali che sono diventate memorie e che nel tempo sono state ereditate. Siamo interessati a situazioni in cui persone reali contribuiscono a sfidare e ricostruire le identità culturali; come il teatro possa contribuire alla riscrittura della storia, dando voce a chi non ce l’ha, lavorando così alla trasmissione della memoria tra generazioni.”


ideato e interpretato da André Amálio
co-regia e coreografia di Tereza Havlíčková
musiche composte ed eseguite da Pedro Salvador
scenografia di Pedro Silva
produzione di Hotel Europa
con il supporto di Fundação Calouste Gulbenkian, EGEAC, Largo Residências, Liberdade Provisória, Teatro do Silêncio

durata 90′


Hotel Europa
è un duo di artisti, André Amálio e Tereza Havlíčková. La compagnia è nata durante il MA Performance Making della Goldsmiths University di Londra e proviene da due paesi diversi, il Portogallo e la Repubblica Ceca. E da due discipline, la danza e il teatro. Hotel Europa sviluppa lavori performativi che esplorano i confini tra danza, performance art e teatro in un processo di collaborazione. Nei loro processi utilizzano materiale autobiografico, materiale testuale, storie di famiglia, storie nazionali, creando un complesso intreccio di riferimenti alla cultura popolare e alla cultura classica, creando performance che permettono al pubblico di viaggiare attraverso le culture, le età e i generi e di costruire il proprio significato e la propria narrazione.