Dannato sia il traditore della patria sua! In scena la discussa opera di Oliver Frljić
Anna Cavallo, “Pagina Tre”, 7 maggio 2023
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La follia del pregiudizio, sia tra gli abitanti della stesse Repubbliche Federali della ex Jugoslavia sia tra gli slavi e l’Europa occidentale, sia tra gli attori della compagnia e il pubblico. La violenza e lo humor grottesco, il senso di sgomento delle persone di fronte alla scabrosità e alla sfrontatezza di questo spettacolo.

Tutto questo è stato Dannato sia il traditore della patria sua! in scena sabato 6 maggio al Teatro Rasi nell’ambito del festival di teatro europeo contemporaneo Polis Teatro Festival di ErosAnteros di Ravenna. Balkan Focus, il titolo della rassegna targata 2023, apre uno squarcio sul mondo ancora non abbastanza conosciuto dell’Europa orientale e, nel caso dell’opera del regista Oliver Frljić, tra le più rappresentate nei teatri a livello internazionale, riporta alla memoria la guerra dell’ex Jugoslavia, che ha insanguinato le Repubbliche dal 1990 e il 1995 con oltre 100mila morti.

Classe 1976, di origine bosniaca ma cresciuto professionalmente in Croazia, dove è stato direttore artistico del teatro nazionale di Fiume, Frljić è stato ancora una volta fedele al suo stile provocatorio. Irriverente verso la morte (quando trattata dai mass media) fino ai limiti della dissacrazione, tanto da aprire lo spettacolo con la ridondante sequela dei ricordi degli attori su cosa stavano facendo nel momento in cui tv e giornali diedero la notizia della morte di Tito, con Dannato sia il traditore della patria sua! porta all’attenzione del pubblico le ambiguità dell’Europa occidentale sulla guerra dei Balcani e sull’Europa dell’Est. Un atteggiamento  fondato su desiderio di unità e solidarietà, su un progressivo avvicinamento e una sempre più sinergica collaborazione, tanto decantatati nelle parole quanto traditi nei fatti.

Eppure, fa dire Frljić ai suoi attori, da noi ora non c’è più traccia della  civiltà  che vi ha reso grandi e magnificenti nel mondo, di Leonardo e di Michelangelo, ci sono invece le  fagocitanti diatribe nazionalistiche ed etiche alimentate ad arte da personaggi politici. Se sono state queste ad aver causato la guerra, voi dove eravate? Gli attori questo all’inizio  lo chiedevano alla Slovenia, la prima a sganciarsi dalla Federazione dopo il crollo del Muro di Berlino e l’indebolimento della compagine slava. Ora che lo spettacolo va in scena in Italia, altro Paese confinante, lo chiedono anche agli italiani.

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