Lo spettacolo prende avvio dal saggio politico-letterario di Bertolt Brecht dal titolo Cinque difficoltà per chi scrive la verità. Scritto nel 1934, dopo l’avvento di Hitler al potere, è stato per il drammaturgo tedesco in esilio quasi un manuale di strategia militare attraverso cui enunciare le regole programmatiche per dire la verità ai deboli e combattere le menzogne dei potenti. ErosAntEros decide di divulgare il testo assieme ad alcune poesie dello stesso autore in una forma che si concentra sul piano sonoro-vocale, con la performance vocale di Agata Tomšič e il live electronics di Davide Sacco, e sul piano visivo con la proiezione delle immagini di realtà del fotografo Michele Lapini, sensibile osservatore delle questioni sociali, ambientali e politiche che caratterizzano il mondo attuale.

L’operazione che gli artisti compiono trova esplicazione nel procedimento che Walter Benjamin chiamava citazione: esso espianta un segmento del passato carico di adesso – che costituisce una risposta alla situazione politica dell’oggi  e lo innesta nel presente, in maniera simile a come la compagnia si propone di fare mettendo il testo in relazione con le immagini fotografiche di oggi. Le immagini di Lapini sono esse stesse dialettiche: si sviluppano su molteplici piani, associano all’interno della stessa inquadratura significati diversi che montati tra loro portano a una nuova leggibilità della realtà di cui sono traccia. Il gesto artistico si trasforma così in atto politico. Una lotta per diffondere un testo a cui si dà adesione e montarlo con fotogrammi capaci di far vedere in luce diversa la realtà, seguendo la convinzione che il libro è un’arma (Brecht) e che l’arte deve avere la forza di proiettarsi contro l’osservatore come un proiettile (Benjamin).

“Chi ai nostri giorni voglia combattere la menzogna e l’ignoranza e scrivere la verità, deve superare almeno cinque difficoltà. Deve avere il coraggio di scrivere la verità, benché essa venga ovunque soffocata; l’accortezza di riconoscerla, benché venga ovunque travisata; l’arte di renderla maneggevole come un’arma; l’avvedutezza di saper scegliere coloro nelle cui mani essa diventa efficace; l’astuzia di divulgarla fra questi ultimi. Tali difficoltà sono grandi per coloro che vivono sotto i fascismi. Ma esistono anche per coloro che scrivono nei paesi della libertà borghese.”
– B. Brecht, Prologo a Cinque difficoltà per chi scrive la verità


tratto dal saggio politico – letterario Cinque difficoltà per chi scrive la verità di Bertolt Brecht
traduzione di Bianca Zagari

ideazione e regia Davide Sacco e Agata Tomšič / ErosAntEros
testi Bertolt Brecht
adattamento teatrale Agata Tomšič 
con Agata Tomšič 
live electronics Davide Sacco
fotografie Michele Lapini
video Francesco Tedde

produzione ErosAntEros – POLIS Teatro Festival

copyright della Suhrkamp Verlag AG Berlin per gentile concessione dell’Agenzia Danesi Tolnay

durata 45 min

spettacolo in italiano con soprattitoli in inglese, realizzati dalla tirocinante Federica Canino con la supervisione della Prof.ssa Adele D’Arcangelo, Università di Bologna – Dipartimento di Interpretazione e Traduzione


ErosAntEros nasce dall’unione di Davide Sacco e Agata Tomšič nel 2010. La loro ricerca porta avanti un teatro impegnato che non rinuncia al valore estetico della forma, con l’obiettivo di agganciare il teatro alla vita e fare dell’immaginazione un’arma per trasformare il reale. Negli anni sono stati prodotti da importanti istituzioni teatrali: Emilia Romagna Teatro, Théâtre National du Luxembourg, Ravenna Festival, Campania Teatro Festival, Teatro della Toscana, Teatro Piemonte Europa, Teatro della Tosse. Hanno preso parte a diversi progetti internazionali, presso il Festival d’Avignon, diverse conferenze della European Association for the Study of Theatre and Performance, il Kosovo theater showcase, la candidatura a Capitale Europea della Cultura di Piran2025, il FIND festival dello Schaubühne, il Nordisk Teaterlaboratorium di Holstebro. Nel 2018 fonda POLIS Teatro Festival.

Michele Lapini (1983) è un fotografo freelance di base a Bologna. Nato in Valdarno in Toscana ha studiato Economia dello Sviluppo e Cooperazione Internazionale prima a Firenze e poi a Bologna. Il suo lavoro fotografico si interseca con l’interesse verso le questioni sociali, ambientali e politiche che caratterizzano il mondo attuale. Ha lavorato in città come Londra, Barcellona, ed è uno dei fotografi del libro Genuino Clandestino uscito a marzo 2015 con TerraNuova Edizioni. I suoi lavori sono stati pubblicati su Internazionale, The Guardian, Stern, El Pais Vice, Le Monde Diplomatique, L’Espresso, Aftenposten, Repubblica.it e altri. Ha vinto l’Environmental Photographer of the Year 2021 nella categoria “Paesaggi futuri” e il concorso Italian Sustainability Photo Award 2021 come miglior fotografia singola. Al lavoro di fotogiornalista affianca l’attività espositiva e collaborazioni in diversi settori: cinema, editoria e arte pubblica.