La frammentazione in piccole patrie è uno dei fenomeni del nostro tempo: tendiamo a pensare che i lontani organismi nazionali e sovranazionali non siano in grado di comprendere i nostri bisogni e interessi. Così, prendono corpo le idee di tanti staterelli regionali o anche più piccoli, basati su diffidenze e antiche rivendicazioni sovraniste. A noi è tornata in mente la storia dell’antica Repubblica di Cospaia: al confine tra Toscana e Umbria, a un paio di chilometri da Sansepolcro, c’è questa piccola frazione che, per un errore congiunto nel tracciamento dei confini da parte dei geografi della Repubblica di Firenze e dello Stato Pontificio, dal 1440 al 1826, è stata una repubblica indipendente. Era una striscia di terra lunga due chilometri e larga 500 metri, che non doveva pagare tasse a nessuno, senza esercito, né carceri. Per anni è rimasto vivo uno spirito indipendentista pieno di velleità e diffidenze verso l’esterno.
Un testo per tre attori, ambientato nel presente e diviso in tre parti, cioè il giorno prima, il giorno stesso e il giorno successivo a un referendum locale dove si chiede agli abitanti di un luogo non ben identificato se vogliono staccarsi dall’Italia e proclamare l’indipendenza.
di Lucia Franchi e Luca Ricci
regia Luca Ricci
con Simone Faloppa, Gabriele Paolocà, Gioia Salvatori
scene e costumi Alessandra Muschella
disegno luci Pierfrancesco Pisani
produzione CapoTrave – Infinito s.r.l. con il supporto di Progetto Goldstein
durata 60 min
CapoTrave è una compagnia teatrale fondata da Mirco Ferrara, Enzo Fontana, Lucia Franchi e Luca Ricci. Il gruppo è nato nel gennaio 2003, e dal 2009 ha sede a Sansepolcro (AR), attualmente presso il Teatro alla Misericordia. Nel corso della sua attività decennale, CapoTrave ha anche ideato e organizzato “Kilowatt: l’energia della scena contemporanea” (Premio Ubu 2010), uno dei più importanti festival italiani dedicato ai nuovi linguaggi della scena contemporanea.