Novembre 1989
Laura e Francesca sono due bambine di 8 e 10 anni, quando la fine del PCI minaccia di distruggere il mondo in cui hanno sempre vissuto. Le loro famiglie sono comuniste, iscritte al PCI, sostenitrici di iniziative e battaglie civili, una Bologna e l’altra a Roma. La loro vita, tra cultura pop anni Ottanta e militanza politica, è fatta di tentativi di emulazione delle ballerine televisive, prime manifestazioni, cartoni animati di Canale 5, discorsi difficili degli adulti, litigi a scuola, feste dell’Unità. Il crollo del muro di Berlino e a seguire la “svolta della Bolognina”, segnano un momento di forte confusione e vulnerabilità degli adulti. Questo smarrimento fa percepire alle due bambine la fine imminente di un qualcosa a cui si sentono di appartenere.
Dopo oltre trent’anni, Laura e Francesca incontrano uno Spettro illustre che si aggira per il teatro e vuole essere vendicato… Ma cosa è successo nel frattempo al mondo, al comunismo e all’Italia?
Nell’affondare le mani negli eventi dei giorni che sconvolsero il loro mondo, la memoria di famiglia si mescola a quella storica, ricordando che il comunismo era nato con la spinta profonda di una visione di un mondo nuovo fatto di ideali di solidarietà, giustizia e uguaglianza, per una nuova umanità libera da ricatti e sfruttamento. Cosa rimane di tutto questo?
testo e messa in scena Francesca Romana Di Santo e Laura Pizzirani
tecnica Camila Chiozza
una produzione Le Cerbottane
in collaborazione con Ateliersi, POLIS Teatro Festival
con il sostegno di Angelo Ma, Collectif 36bis
e il contributo di Archivio Fondazione Gramsci Emilia-Romagna
durata 1h
Le Cerbottane sono un gruppo d’avanspettacolo punk formato da due attrici e performer di formazione diversa ma entrambe con esperienze di scrittura scenica e drammaturgia collettiva. Insieme hanno lavorato per diversi anni nel progetto Tutto il Nostro Folle Amore formato da un collettivo artistico nato durante l’occupazione del Teatro Valle che lavorava sul contemporaneo mescolando stili e linguaggi, materiale biografico e interviste, indagini performative, partiture fisiche nello spazio urbano, interagendo con il pubblico, prediligendo spazi non teatrali e coinvolgendo musicisti e videomaker. Questo è il luogo di sperimentazione dove si sono incontrate e dove hanno iniziato a far dialogare le loro diverse poetiche, scoprendo diverse affinità, tra cui il piccolo dramma familiare ed esistenziale iniziato nel 1989.