Lunghi pantaloni neri, una camicia bianca. Un uomo è al centro della scena. Una musicista si prepara ad accompagnarlo. Lui è Giacomo Nicchio. E la sua è una lunga confessione a un agente di polizia.

Racconta del 10 maggio 1924, giorno della sua nascita, tra le grida e la festa per l’arrivo di Mussolini a Canicattì. Dei fratelli Primo e Ultimo. Del padre. Dell’amore, del sogno di avere un figlio. Della povertà e dell’inaspettata ricchezza. Di Don Pilato, della politica… e della mafia. Di un sistema più forte della Chiesa, dello Stato. Di un sistema che tanto gli ha dato, ma che tutto gli ha tolto.

Una storia che ha luogo nella Sicilia degli anni ’20, ma quanto mai attuale. Una storia che attraverso un linguaggio poetico e ironico, goffo e istintivo, irriverente e malinconico, il protagonista racconta. Una storia semplice, che parla di ieri, per parlare all’oggi.


drammaturgia, regia, interpretazione Pietro Cerchiello
musiche originali e interpretazione Marina Boselli
produzione Dimore Creative

durata 75 min


Dimore Creative è un’Associazione Culturale e Teatrale che fa di qualità e semplicità i suoi valori. Luogo di creazione e produzione artistica. Dimora di incontri, storie, persone.